Gli avvoltoi della crisi da Covid-19 in azione: nel ciclone gli hotel e il comparto turistico
Turismo Italia offerte predatorie. Cosa sta accadendo al comparto turistico? Si moltiplicano le occasioni per acquistare al ribasso?
Turismo Italia offerte predatorie
La fase X è partita: è ancora sotto-traccia, ma il timore è che possa diventare inarrestabile. Il quotidiano economico Il Sole 24 ore in queste ore riporta la notizia secondo la quale sarebbero decine le richieste d’acquisto di hotel in crisi.
«Se vendi oggi ti diamo x milioni, se vendi tra un mese ti diamo due terzi, tra tre mesi la metà». Questo è il tenore (ribassista) delle offerte che iniziano a giungere, in questa fase a decine (ma potrebbero essere ben di più) sul mercato degli hotel e delle strutture turistiche sulla riviera romagnola. È un fenomeno carsico, naturalmente, di cui si parla poco e malvolentieri, ma che trova conferme su più sponde, investigative e professionali.
Stefano Elli su Il sole 24 ore
Quale il movente? La crisi. La chiusura forzata, la stagione invernale saltata, il rischio di stagione estiva 2020 fallimentare, il morale a pezzi, l’Italia nell’occhio del ciclone, gli imprenditori in uno stato di bisogno e a volte la voglia di chiudere i battenti per non crollare sotto la lente del fisco e la scure delle tasse.
Turismo Italia offerte predatorie. I rischi
L’Italia un tempo era il paese del benessere – il Belpaese, appunto – dove gli stranieri venivano a trascorrere la pensione, le famiglie medio-borghesi potevano permettersi la seconda casa e gli equilibri venivano mantenuti da un ciclo quasi naturale.
Invece adesso il rischio di svendita dei patrimoni aziendali è elevatissimo a causa di questa crisi da Covid-19 che ha messo in ginocchio l’economia mondiale. Ora un altro rischio si chiama mafia. “«La mafia sfrutterà il virus per infiltrarsi – ha dichiarato il prefetto riminese – le istituzioni sono all’erta e stanno seguendo con forte attenzione gli accessi al credito così come passaggi di proprietà sospetti» di strutture alberghiere o commerciali”, scrive ancora il quotidiano.
“«Il problema – prosegue l’articolo – è anche internazionale perché coinvolge anche organizzazioni straniere e dell’Est Europa, oramai da anni radicate nel territorio locale, anche a causa dell’ aeroporto di Rimini e San Marino, un vero e proprio ponte con i paesi dell’Europa orientale e non solo» conferma il Senatore Mario Giarrusso, membro della Commissione parlamentare antimafia”.